Famiglia, lavoro, ordine sociale

In un tempo di profonda crisi del sistema etico-sociale, la rilettura del pensiero di Giuseppe Toniolo si rivela sempre significativa e attuale. Una visione in cui la famiglia, fondamento dell’ordine sociale, e il lavoro, suo motore qualificante, costituiscono due elementi senza i quali la società stessa non sussisterebbe.

Attingendo alle pagine del Trattato di economia sociale di Toniolo, si svela la sua capacità di coniugare nel quotidiano i diversi ordini della vita, in una dimensione di sintesi per la costruzione di una società più giusta e più umana.

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Giuseppe Toniolo l’uomo come fine

Per originalità di pensiero, forza di convinzioni e coerente testimonianza di vita, Giuseppe Toniolo (Treviso, 1845 – Pisa, 1918) è stato autorevole e intenso interprete delle profonde trasformazioni che, tra la crisi di fine Ottocento e i rinnovati slanci del nuovo secolo, stavano ridisegnando gli assetti economici, sociali e politici delle società capitaliste. Radicato per molti aspetti nel suo secolo, l’economista e sociologo cattolico – docente di Economia politica all’Università di Pisa – nelle analisi storiche di lungo periodo, illuminate dai principi etico-cristiani, trovò materia per uscire dagli schemi interpretativi a lui coevi e accostare il problematico profilo della contemporaneità che si affacciava al Novecento. Ai drammatici effetti dell’individualismo utilitarista Toniolo contrappose la forza delle intelligenti e libere iniziative degli uomini mossi da un fine spirituale, capaci di tenere stretti i legami tra ragione e fede. Il suo fu un potente richiamo all’impegno di pensiero e d’azione dei cattolici nell’affermare la centralità dell’uomo nell’economia di mercato e nel promuovere le espressioni concrete di una socialità naturale consona agli assetti propri della democrazia. Accostato con il rispetto del passato cui appartiene, Giuseppe Toniolo si offre al dialogo aperto con l’uomo d’oggi e con le nuove manifestazioni della complessità sociale, per rileggere con noi la storia del presente.

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Gioia solidale

Il volume ripercorre tutta la linea di pensiero che unisce l’economista e sociologo Giuseppe Toniolo e papa Francesco, mettendo in parallelo i loro testi e avendo il beato Toniolo come “commentatore inedito” dell’Evangelii gaudium, in una profetica continuità di pensiero contro l’egoismo individualista della società d’oggi. Cosa emerge da questo insolito confronto?

In primis la continuità della dimensione sociale dell’annuncio cristiano e l’attenzione sempre viva verso i più poveri, già presente nella rigorosa analisi del Toniolo, e poi ripresa con accenti nuovi nel messaggio di “gioia solidale” verso chi è in difficoltà che caratterizza tutta l’esortazione apostolica di Francesco.

 

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