Il Premio Giuseppe Toniolo, giunto alla sua seconda edizione, pone in evidenza un tema di particolare rilievo, all’origine di una grande storia di presenza e di lavoro anche nel nostro territorio: la cooperazione.
È un elemento essenziale del pensiero del grande economista e sociologo cattolico oggi Beato, che ritroviamo ad esempio in tutta la sua concreta attualità nel discorso su “L’avvenire della cooperazione cristiana” tenuto a Parigi nel 1900 a chiusura del Congresso internazionale delle Casse rurali e artigiane.
Prende il via la prima edizione 2016 del Premio Giuseppe Toniolo, intitolato dalla diocesi di Vittorio Veneto al grande economista e sociologo cattolico (1845 -1918), sepolto nel Duomo di Pieve di Soligo (TV) e proclamato Beato a Roma il 29 aprile 2012. “Impresa e lavoro, il primato dell’uomo. Il Beato Toniolo e le sfide per l’economia di oggi” è il tema del concorso di questo primo anno, ispirato alla straordinaria attualità del pensiero e dell’azione dell’illustre docente universitario, che nella sua produzione scientifica e nel suo impegno come promotore della dottrina sociale cristiana sviluppò i principi della centralità della persona umana e del primato dell’etica in economia, della giustizia e della solidarietà, della cooperazione e della promozione dei più deboli. Per partecipare, iscrizione entro il 31 maggio, invio degli elaborati entro il 30 giugno. Cerimonia finale a Pieve di Soligo il 7 ottobre 2016.
Cerimonia finale il 7 ottobre all’auditorium Battistella Moccia
PREMIO TONIOLO 2022 A GIOVANI E CULTURA NELLA PIEVE DI SOLIGO
CITTÀ DEL BEATO
Nell’anno del decimo anniversario della beatificazione di Giuseppe Toniolo, Pieve di Soligo si conferma città di riferimento per la memoria e la riflessione di attualità sul grande sociologo ed economista cattolico trevigiano, le cui spoglie mortali sono custodite proprio nel Duomo della parrocchia Santa Maria Assunta. Lo ha ribadito la cerimonia finale del Premio GiuseppeToniolo 2022, svoltosi come tradizione nell’auditorium comunale Battistella Moccia il 7 ottobre scorso, nel giorno anniversario della morte dell’insigne professore di economiapolitica (1845 – 1918), grazie all’Istituto Beato Toniolo insieme a diocesi di Vittorio Veneto, pastorale sociale, Azione Cattolica e parrocchia di Pieve, con il contributo della città di Pievedi Soligo, in collaborazione con la rete Vite Illustri e con il patrocinio della Provincia diTreviso.
“Una cultura cristianamente ispirata al servizio dell’Italia e dell’Europa, per il bene comune, sull’esempio del pensiero e dell’azione del beato Giuseppe Toniolo”: questo il tema della settima edizione, che ha visto dare particolare risalto alla sezione giovani con i riconoscimenti a due scuole del territorio fra Piave e Livenza, per due iniziative parallele di valorizzazione dell’arte sacra e della cultura locale: l’Istituto Comprensivo di Cappella Maggiore, per l’esperienza delle “Piccole guide della chiesa della Mattarella”, e l’Istituto Superiore Antonio Scarpa di Motta di Livenza, per la realizzazione del progetto pluriennale delle Guide del Santuario e del Duomo del centro liventino, vincitore anche del concorso regionale “Veneto per me” 2020 con l’app “Il Santuario virtuale”. Il premio offerto dal Comune di Pieve di Soligo, consegnato dall’assessore TobiaDonadel, è stato equamente ripartito tra i due istituti, rappresentati in delegazione dai gruppi di allievi e dalle docenti coordinatrici delle specifiche attività, Silvia Gasparetto per Cappella e Martina Visintin per Motta. Presenti sul palco anche la vice preside dell’IC di Cappella, Marta Maset, e insieme sindaco e vice sindaco dello stesso comune, Mariarosa Barazza e Vincenzo Traetta. Tutti emozionati e grati i protagonisti di questa bella pagina di cultura e di impegno formativo per le giovani generazioni, esemplare per la capacità di coinvolgimento e preparazione degli studenti e per la concreta promozione del patrimonio religioso e artistico delle comunità locali.
Il Premio Giuseppe Toniolo per la sezione “Azione & Testimoni” è stato invece attribuito alla Fondazione Lanza di Padova, molto attiva da anni sulla frontiera della riflessione etica e la progettualità cristianamente ispirata rispetto ai grandi temi del cambiamento culturale, sociale e ambientale. Il premio dell’Istituto, consegnato dal consigliere cda di Banca Prealpi SanBiagio, Nicola Sergio Stefani, è stato ritirato dal docente Leopoldo Sandonà, coordinatore del progetto di ricerca etica e medicina della Fondazione Lanza, che ha espresso profonda gratitudine per il riconoscimento e ha delineato nuovi possibili campi di azione e di collaborazione culturale a livello patavino e veneto.
Il premio Giuseppe Toniolo 2022 per la sezione “Pensiero” è andato invece al ricercatore AlbertoGuasco, autore del volume “Giuseppe Toniolo e Pisa (1879 -1918). Percorso di lettura”, un testo pubblicato a giugno 2022 per i tipi della Pacini Editore che ha il merito di gettare nuova luce sul rapporto fra il Toniolo e la città di Pisa, dove egli visse e insegnò per più di metà della sua vita, illuminando gli aspetti di natura ecclesiale e sociale di questa importante interazione quotidiana e offrendo un lucido e documentato contributo di analisi e completezza sull’esistenza nella città toscana del professore proclamato beato dalla Chiesa nel 2012. Nel suo intervento di saluto, ha attestato i meriti di questo libro e il suo valore di ricerca storica consegnando il premio dell’Istituto
Beato Toniolo a Guasco il vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, che ha presenziato per l’intera durata della cerimonia e alla fine si è unito al gruppo di tutti i protagonisti per la classica foto di gruppo. All’inizio della serata si era anche svolto un sentito ricordo con letture dedicate al professor PaoloPecorari, tra i più grandi studiosi di Giuseppe Toniolo, scomparso nelle scorse settimane, con una pergamena di omaggio alla memoria destinata alla sorella Annalisa e alla nipote Giulia per le mani dell’amica di famiglia Marisa Bergamo, che ha ricevuto l’attestato e ringraziato sul palco.
Molto apprezzate e applaudite in sala le esecuzioni all’arpa di Giada Dal Cin, nel corso di una serata presentata dalla brava Mariapia Fornasier, coadiuvata dal direttore scientifico dell’Istituto Beato Toniolo, Marco Zabotti, che ha visto anche gli omaggi del territorio del Prosecco Dogc a Guasco e Sandonà da parte della Cantina Colli del Soligo e la sottolineatura della rete di adesioni e sostegni all’Istituto di una serie importante di testimonial/sponsor, a partire da Banca Prealpi SanBiagio che ha garantito la realizzazione della’apprezzata collana di video “Luoghi del sacro in terra Unesco”. Tante e significative le presenze di autorità e rappresentanti del mondo ecclesiale e sociale del territorio, insieme all’assessore Donadel salutati all’inizio della cerimonia dal presidente del’Istituto Beato Toniolo e vicario episcopale per il coordinamento delle attività pastorali donAndrea Dal Cin, che in precedenza aveva presieduto la solenne concelebrazione eucaristica e la processione sulla tomba del Toniolo nel Duomo di Pieve di Soligo.
E adesso il Premio Giuseppe Toniolo guarda già all’ottava edizione del prossimo anno, come ha spiegato nella parte conclusiva della cerimonia il delegato vescovile per la pastorale sociale e del lavoro don Andrea Forest: il tema per le tre sezioni del 2023 sarà ”La pienezza di vita umanae cristiana per una “società di santi” e per la rinascita dello spirito di comunità, sul modellodelle opere e dei giorni del beato Giuseppe Toniolo”.
30/09/2022 – Nel ciclo “Storie di santità” continuiamo a mettere in evidenza figure il cui lavoro possiamo inquadrare in quella che conosciamo come “Economia di Francesco”, cioè che hanno vissuto, agito e lavorato per un’economia più umana ed etica.
In questo contesto, oggi conosciamo la vita del Beato Giuseppe Toniolo (1845-1918), laico, economista e sociologo, fondatore della “Settimana sociale dei cattolici italiani” e collaboratore della Santa Sede nell’impostazione teorica e pratica della Dottrina sociale.
Per questo programma abbiamo la presenza di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi e presidente del Comitato organizzatore dell’incontro “Economia di Francesco”. È stato postulatore della causa del Servo di Dio e attualmente presiede la commissione per la canonizzazione del Beato.
Ci ha accompagnato anche Marco Zabotti, laico, fondatore dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo” per la divulgazione della figura del Beato, nella stessa diocesi dove Giuseppe è sepolto e dove c’è una grande devozione nei suoi confronti. Hanno realizzato un’opera di cooperazione che mette in pratica il pensiero teologico ed economico di Toniolo.
La dott.ssa Silvia Correale, postulatrice della causa di canonizzazione di Toniolo, ha avuto un interessante dialogo con gli ospiti. All’inizio dello spazio ha condiviso con noi un ritratto di questo modello laico di santità.
Vi invitiamo ad ascoltare il programma completo nell’audio che accompagna questo articolo.
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COMUNICATO STAMPA
Giuseppe Toniolo “sbarca” in Argentina attraverso la radio. Il comitato nazionale rafforza il suo impegno per la canonizzazione del beato trevigiano
Addio al professor Paolo Pecorari, grande studioso di Giuseppe Toniolo. Il Vescovo Sorrentino: “Un autentico maestro che ha dato un contributo fondamentale”
Cultura cattolica della Marca in lutto per la scomparsa del professor Paolo Pecorari, 79 anni, trevigiano residente a Preganziol che si è spento domenica 11 settembre per malattia dopo aver dedicato un’intera esistenza in particolare allo studio e alla divulgazione del pensiero del beato Giuseppe Toniolo. Pecorari era professore emerito di Storia economica all’Università di Udine, dove aveva pure insegnato Storia della finanza e della banca. Da sempre il suo nome, molto noto e apprezzato in campo nazionale, era collegato alla ricchezza del contributo accademico offerto per far conoscere il ruolo dell’insigne sociologo ed economista cattolico Toniolo nella cultura e nella vita sociale del nostro Paese, insieme a quello rivestito dal giurista, politico e accademico veneto Luigi Luzzatti, che fu anche presidente del consiglio dei ministri dal marzo 1910 al marzo 1911.
Lunghissimo l’elenco dei titoli accademici del professor Pecorari, che aveva al suo attivo la pubblicazione di ben 140 volumi a carattere storico ed economico, di rigorosa analisi scientifica, sulla vicenda italiana tra Ottocento e Novecento. Il docente e intellettuale scomparso faceva parte della Deputazione di storia patria delle Venezie e di quella del Friuli, dell’Ateneo di Treviso, dell’Ateneo veneto, dell’Accademia galileiana di Padova, dell’Istituto veneto di scienze e lettere, dell’Istituto Pio Paschini di Udine.
La notizia della morte del professor Pecorari è stata accolta con dispiacere e tristezza anche a Pieve di Soligo, che in particolare a livello di presidenza e direzione scientifica dell’Istituto diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, in una nota interna diffusa nella mattinata, ha espresso “profonda stima e gratitudine per l’opera svolta da uno tra i massimi studiosi del pensiero tonioliano, già apprezzato relatore in diocesi in passato a importanti convegni, al dobbiamo fondamentali ricerche e una vasta produzione scientifica su temi legati alla figura di Giuseppe Toniolo”. Proprio nella città che ospita nel suo Duomo le spoglie mortali del beato Toniolo il professor Pecorari era intervenuto come relatore in alcuni momenti pubblici , invitato da parrocchia e associazioni culturali proprio a presentare l’originalità e il valore del contributo di pensiero del leader cattolico tra fine ‘800 e inizi del ‘900. Da ricordare soprattutto il ruolo di coordinamento svolto da Pecorari in occasione del convegno tenutosi a Pieve di Soligo nei giorni 28 e 29 ottobre 1988 in Villa Brandolini, in coincidenza del settantesimo della morte del Toniolo, evento promosso da Comune di Pieve e Fondazione Giuseppe Sarto di Riese Pio X, con il patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Treviso. Relatore sul tema “L’opera economica del giovane Toniolo”, Pecorari aveva anche curato la pubblicazione degli atti del convegno, usciti per i tipi di Dal Bianco editore nel volume molto interessante “Giuseppe Toniolo tra economia e società”. Per la storiografia di Marca aveva anche curato il volume in occasione dei cento anni del settimanale della diocesi di Treviso “La vita del popolo” (1892-1992).
Stimatissimo per il suo lavoro scientifico, di rara gentilezza e modestia, viene ricordato con commosso rimpianto per la qualità e la serietà dei suoi scritti, dei suoi approfondimenti, dei suoi saggi e dei suoi articoli, e anche da tanti studenti che hanno avuto negli anni la fortuna di essere seguiti da lui per le proprie tesi di laurea.
“Per me è stato un maestro, la sua conoscenza del Toniolo era accuratissima – ricorda addolorato l’arcivescovo Domenico Sorrentino, biografo e studioso di Giuseppe Toniolo, già postulatore e oggi presidente del comitato nazionale per la causa di canonizzazione del beato trevigiano – perché ci siamo conosciuti e stimati per una produzione scientifica che nel suo caso verteva più sul versante storico ed economico, nel mio caso su quello teologico. Mi è dispiaciuto molto non poterlo annoverare tra i relatori del convegno di Milano all’Università Cattolica nel 2018 per il centenario della morte del Toniolo, ma era già sofferente e impossibilitato a partecipare. La sua opera di studioso di Giuseppe Toniolo resta fondamentale, e rimarrà sempre alto, insostituibile e prezioso il suo magistero”. I funerali di Paolo Pecorari si svolgeranno a Mestre venerdì 16 settembre alle ore 11 nel Duomo di San Lorenzo in piazza Ferretto. Dopo le esequie, il feretro verrà tumulato nel cimitero di San Trovaso di Preganziol.
Nella vastissima bibliografia dedicata a Giuseppe Toniolo è mancata una specifica analisi dedicata al rapporto che il professore e padre del movimento cattolico intrecciò con la città di Pisa, dove visse e insegnò per più di metà della sua vita.
Questo volume indaga sei diversi aspetti di tale rapporto – la spiritualità, l’insegnamento, la vita ecclesiale, quella politica, quella economica e quella al tempo di guerra – ricollocandoli sul più vasto sfondo dell’evoluzione del quadro italiano ed ecclesiale tra epoca della sinistra storica e Grande guerra.
Solenne memoria per Toniolo beato il 4 settembre. Da Milano gruppo in visita sulla sua tomba in Duomo, mentre il cardinale Stella benedice una statua a casa del miracolato Francesco Bortolini
L’annuncio è arrivato durante le messe festive di domenica scorsa a Pieve di Soligo: nell’anno del decennale della beatificazione avvenuta a Roma il 29 aprile 2012, la memoria liturgica del beato Giuseppe Toniolo, sepolto nel Duomo pievigino, sarà celebrata nella messa solenne di domenica 4 settembre alle ore 10 nella stessa chiesa madre di Pieve, presieduta da don Luca Soldan , vista la contemporanea assenza di monsignor Giuseppe Nadal, impegnato a Roma in quei giorni nel pellegrinaggio diocesano per il nuovo beato papa Albino Luciani. Per una singolare coincidenza, infatti, il ricordo liturgico del Toniolo e la cerimonia di elevazione agli onori degli altari di papa Giovanni Paolo I sono stabiliti nello stesso giorno, giusto il 4 settembre, a rendere ancora più grande la festa per questi figli della terra veneta assunti nel firmamento dei beati ufficialmente riconosciuti come tali dalla Chiesa. Per la diocesi di Vittorio Veneto, poi, l’anno in corso rappresenta sicuramente un tempo di grazia speciale, visto che il 22 gennaio scorso si è svolta a San Salvador la cerimonia di beatificazione del frate francescano martire Padre Cosma Spessotto, originario di Mansuè, a conferma che la terra tra Piave e Livenza racconta tante storie preziose ed esempi di vita umana e cristiana in pienezza, tracciati con volti e luoghi nella mappa delle vie dei Santi realizzata dall’Istituto diocesano Beato Toniolo. E proprio lungo questo percorso di fede e devozione popolare si è snodato il viaggio che da Milano un folto gruppo dell’Azione Cattolica ambrosiana ha compiuto in Alta Marca nei giorni scorsi, in particolare all’antica Pieve di San Pietro di Feletto – qui accompagnato nella visita dalla brava esperta d’arte sacra Chiara De Lorenzi, componente della commissione scientifica del “Beato Toniolo” – e poi in Duomo a Pieve di Soligo, rendendo omaggio al grande sociologo ed economista cattolico anche mediante una concelebrazione eucaristica, oltre alle presentazioni e ai dialoghi intessuti con i rappresentanti invitati e presenti del direttivo e della commissione scientifica dell’Istituto diocesano, insieme a don Luca Soldan, coadiutore parrocchiale. Grande interesse e molti complimenti della delegazione dell’AC milanese, guidata dalla consigliere nazionale Silvia Landra e dall’assistente generale don Cristiano Passoni, per il progetto e le realizzazioni concrete messe in campo in questi anni dall’Istituto Beato Toniolo, che ha sede a Pieve di Soligo. Immancabili le foto ricordo nei luoghi visitati da parte dei partecipanti, anche dinanzi al campanile del Duomo pievigino che riporta sulla sua sommità il grande manifesto verticale con l’immagine del beato Toniolo e la dedica per il decennale della beatificazione, con la data del 2 giugno 2022 che cita il giorno delle inaugurazioni dei lavori di restauro della chiesa e di piazza Balbi Valier. Come ha comunicato per iscritto sul foglio parrocchiale lo stesso arciprete monsignor Nadal, lo striscione rimarrà issato e ben visibile per tutto il 2022, a testimoniare la gioia e la gratitudine della comunità cristiana per Toniolo beato, a dieci anni dalla beatificazione. E proprio tra gli eventi di questa speciale ricorrenza va inserita la bella cerimonia che domenica 21 agosto si è tenuta nel giardino dell’abitazione di Francesco Bortolini, l’imprenditore pievigino miracolosamente guarito grazie all’intercessione del beato Toniolo nel giugno 2006 dopo il terribile infortunio che gli era capitato cadendo rovinosamente da un’altezza. Il cardinale Beniamino Stella ha benedetto una statua che riproduce quasi in dimensioni reali Giuseppe Toniolo, opera di un noto artista locale, che Bortolini ha voluto collocare presso la sua residenza in segno di memoria e gratitudine per la guarigione ottenuta. Il porporato pievigino – presenti monsignor Nadal, don Soldan e un gruppo ristretto di familiari e amici – ha anche suggellato con l’acqua santa una seconda statua che rappresenta il Cristo benedicente, posta a breve distanza e realizzata da altro importante artista trevigiano, sempre voluta dal miracolato Francesco come espressione di riconoscenza e benevolenza per la sua vita di rinascita.
Grande emozione ieri, domenica 21 agosto, per l’inaugurazione della statua dedicata al beato Giuseppe Toniolo eretta nel giardino della casa di Francesco Bortolini, il pievigino che ha ottenuto il miracolo per intercessione del grande economista e sociologo cattolico.
La benedizione è stata impartita dal cardinale Beniamino Stella, originario di Pieve di Soligo, prefetto emerito della Congregazione per il clero e attualmente impegnato sul fronte della prossima e ormai imminente beatificazione di Albino Luciani, essendo postulatore della causa. Con lui, l’arciprete di Pieve di Soligo monsignor Giuseppe Nadal e il vicario parrocchiale don Luca Soldan, insieme ad un gruppo di familiari e amici di Bortolini.
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