COMUNICATO STAMPA
Solenne memoria per Toniolo beato il 4 settembre. Da Milano gruppo in visita sulla sua tomba in Duomo, mentre il cardinale Stella benedice una statua a casa del miracolato Francesco Bortolini
L’annuncio è arrivato durante le messe festive di domenica scorsa a Pieve di Soligo: nell’anno del decennale della beatificazione avvenuta a Roma il 29 aprile 2012, la memoria liturgica del beato Giuseppe Toniolo, sepolto nel Duomo pievigino, sarà celebrata nella messa solenne di domenica 4 settembre alle ore 10 nella stessa chiesa madre di Pieve, presieduta da don Luca Soldan , vista la contemporanea assenza di monsignor Giuseppe Nadal, impegnato a Roma in quei giorni nel pellegrinaggio diocesano per il nuovo beato papa Albino Luciani. Per una singolare coincidenza, infatti, il ricordo liturgico del Toniolo e la cerimonia di elevazione agli onori degli altari di papa Giovanni Paolo I sono stabiliti nello stesso giorno, giusto il 4 settembre, a rendere ancora più grande la festa per questi figli della terra veneta assunti nel firmamento dei beati ufficialmente riconosciuti come tali dalla Chiesa. Per la diocesi di Vittorio Veneto, poi, l’anno in corso rappresenta sicuramente un tempo di grazia speciale, visto che il 22 gennaio scorso si è svolta a San Salvador la cerimonia di beatificazione del frate francescano martire Padre Cosma Spessotto, originario di Mansuè, a conferma che la terra tra Piave e Livenza racconta tante storie preziose ed esempi di vita umana e cristiana in pienezza, tracciati con volti e luoghi nella mappa delle vie dei Santi realizzata dall’Istituto diocesano Beato Toniolo. E proprio lungo questo percorso di fede e devozione popolare si è snodato il viaggio che da Milano un folto gruppo dell’Azione Cattolica ambrosiana ha compiuto in Alta Marca nei giorni scorsi, in particolare all’antica Pieve di San Pietro di Feletto – qui accompagnato nella visita dalla brava esperta d’arte sacra Chiara De Lorenzi, componente della commissione scientifica del “Beato Toniolo” – e poi in Duomo a Pieve di Soligo, rendendo omaggio al grande sociologo ed economista cattolico anche mediante una concelebrazione eucaristica, oltre alle presentazioni e ai dialoghi intessuti con i rappresentanti invitati e presenti del direttivo e della commissione scientifica dell’Istituto diocesano, insieme a don Luca Soldan, coadiutore parrocchiale. Grande interesse e molti complimenti della delegazione dell’AC milanese, guidata dalla consigliere nazionale Silvia Landra e dall’assistente generale don Cristiano Passoni, per il progetto e le realizzazioni concrete messe in campo in questi anni dall’Istituto Beato Toniolo, che ha sede a Pieve di Soligo. Immancabili le foto ricordo nei luoghi visitati da parte dei partecipanti, anche dinanzi al campanile del Duomo pievigino che riporta sulla sua sommità il grande manifesto verticale con l’immagine del beato Toniolo e la dedica per il decennale della beatificazione, con la data del 2 giugno 2022 che cita il giorno delle inaugurazioni dei lavori di restauro della chiesa e di piazza Balbi Valier. Come ha comunicato per iscritto sul foglio parrocchiale lo stesso arciprete monsignor Nadal, lo striscione rimarrà issato e ben visibile per tutto il 2022, a testimoniare la gioia e la gratitudine della comunità cristiana per Toniolo beato, a dieci anni dalla beatificazione. E proprio tra gli eventi di questa speciale ricorrenza va inserita la bella cerimonia che domenica 21 agosto si è tenuta nel giardino dell’abitazione di Francesco Bortolini, l’imprenditore pievigino miracolosamente guarito grazie all’intercessione del beato Toniolo nel giugno 2006 dopo il terribile infortunio che gli era capitato cadendo rovinosamente da un’altezza. Il cardinale Beniamino Stella ha benedetto una statua che riproduce quasi in dimensioni reali Giuseppe Toniolo, opera di un noto artista locale, che Bortolini ha voluto collocare presso la sua residenza in segno di memoria e gratitudine per la guarigione ottenuta. Il porporato pievigino – presenti monsignor Nadal, don Soldan e un gruppo ristretto di familiari e amici – ha anche suggellato con l’acqua santa una seconda statua che rappresenta il Cristo benedicente, posta a breve distanza e realizzata da altro importante artista trevigiano, sempre voluta dal miracolato Francesco come espressione di riconoscenza e benevolenza per la sua vita di rinascita.